Il comitato Riapriamo il Maria Adelaide ha presentato ufficialmente il suo progetto per la riapertura dell’ex ospedale del quartiere Aurora.
Nella piazzetta tra via Catania e via Pisa si sono riunite per l’occasione attivisti, ex dipendenti ed abitanti del quartiere.
Il progetto rappresenta un cambio di passo del comitato che prosegue la sua battaglia con una proposta concreta e tecnica; redatto in collaborazione con lavoratrici e lavoratori del settore sanitario, Il progetto prevede la riapertura della struttura ospedaliera come Casa della salute e come centro di riabilitazione, in un’ottica di potenziamento della medicina territoriale di cui il quartiere ha urgentemente bisogno[1].
L’ospedale Maria Adelaide è stato chiuso nel 2016 su decisione della Giunta Regionale Cota confermata dalla Giunta Regionale Chiamparino: ai tempi la struttura era pienamente operativa ed in “attivo” ed aveva usufruito da poco di un intervento di ristrutturazione ad uno dei suoi padiglioni.
Al momento la struttura è abbandonata, è stata sottoposta a perizia commerciale per definirne il valore ed è oggetto di vari progetti immobiliari.
Il comitato Riapriamo il Maria Adelaide ha evidenziato questa situazione facendo pressione sulla Regione Piemonte per la riapertura della struttura, sul Comune di Torino per bloccare la modifica al piano regolatore che prevedeva il cambio di destinazione d’uso da area ospedaliera ad area di servizi generici, sull’Università di Torino per il suo progetto di trasformare l’area in una struttura di ospitalità per le Universiadi 2025 e successivamente in studentato.
La campagna prosegue con la raccolta delle adesioni al progetto e con altri appuntamenti in presenza compatibilmente con l’evoluzione della pandemia a Torino:
- il 13 marzo alle 15, ai giardini Madre Teresa di Calcutta, un’assemblea sulle disuguaglianze di salute nei territori;
- una serie di banchetti per raccogliere le firme contro la vendita della struttura e a favore della nostra proposta (il primo il 14 marzo, alle 15, in corso Regio Parco 19);
- il 27 marzo, alle 15, un presidio e assemblea pubblica davanti al Maria Adelaide.
[1] Il progetto completo è consultabile qui