Si è appena concluso il presidio in Piazza Cavour a Bussoleno per mandare a Dana Lauriola l’augurio da parte del Movimento No Tav, in vista dell’udienza del 14 aprile che ancora una volta vedrà il Tribunale di Sorveglianza di Torino decidere sulle sorti dell’attivista della Val di Susa. Le “Mamme in piazza per la Libertà di dissenso”, che ogni giovedì si radunano davanti al carcere delle Vallette, hanno inviato in redazione il loro comunicato di adesione alla manifestazione che convintamente pubblichiamo
Noi “Mamme in piazza per la Libertà di dissenso” siamo arrivate il 17 settembre dello scorso anno ancora cariche dell’indignazione provocata dalla condanna alla sorveglianza speciale di Eddi Marcucci e dalla pioggia di misure cautelari piombate sui giovani antifascisti torinesi.
La mano e il disegno mostrano l’intenzione di soffocare le lotte del dissenso impedendo nei fatti, e ancora prima di eventuali condanne, tutte le libertà per chi è un attivista e un militante.
La decisione di portare in carcere Dana è stato l’ultimo atto grave in cui noi madri abbiamo visto affondare i valori e le garanzie della nostra Costituzione
Ed è stata da questa indignazione che è nato il presidio davanti al carcere delle Vallette, presidio che dura, come ben sapete da 7 mesi, tutti i giovedì.
APARICION CON VIDA abbiamo chiamato il nostro presidio, ispirandoci alle Madri di Plaza de Mayo, proprio per gridare a gran voce che Sì!, siamo ben al di fuori delle garanzie costituzionali e siamo entrati in un terreno oscuro più prossimo a un regime che a una democrazia, dato che rinchiude e soffoca qualsiasi espressione di dissenso, anche quelle espresse in modo pacifico, chiedendo a chi milita di dissociarsi e di allontanarsi dalle lotte in cui crede.
APARICION CON VIDA perché la vita dei giovani e delle giovani viene SOTTRATTA E SOSPESA per molto tempo, anni di libertà e di vita che nessuno restituirà mai.
“Eddi va contenuta, Dana va rieducata” … Espressioni della procura che evocano oscuri pensieri di un sistema capitalista patriarcale e sessista. Altro che poltrone negate!!!!
ABBIAMO ALZATO UN GRIDO ALTO E FORTE CHE ABBIAMO RIVOLTO A TUTTA LA SOCIETÀ per denunciare quello che succede in questo nostro paese.
E a tutta la società civile che si scandalizza e che si muove per la libertà di Patrick Zaki noi vorremmo urlare “SVEGLIAA!!! Succede anche qui, solo che non ve ne accorgete, non ci credete, non lo ritenete possibile!”.
Ed invece succede. Proprio qui.
Noi Mamme in piazza per la Libertà di dissenso lo abbiamo verificato in questi anni di attivismo in cui ci siamo ritrovate a parlare a quella “zona grigia” di persone che potrebbero essere solidali ma che in qualche modo non hanno coscienza di ciò che veramente succede.
SCUOTERE LE COSCIENZE è il nostro obiettivo affinché risulti evidente che queste pene, come scrivono le donne dell’UDI di Palermo, “non solo disorientano le giovani generazioni impegnate nella salvaguardia dei territori e in lotta per un assetto sociale futuro meno ingiusto e ne mortificano le speranze di cambiamento, ma arrecano anche danno alla nostra democrazia sottraendo valore alla nostra Costituzione.”
È così che fin da subito abbiamo dato valore alla rete e abbiamo cercato di costruire un presidio allargato e partecipato e ricordiamo che fin da subito molte sono le realtà che hanno aderito, contribuito e partecipato al presidio:i vari comitati di madri antifasciste europee, le madri di Roma città aperta, Heidi Giuliani, numerosi comitati ANPI, il Centro Sereno Regis, NUDM, e vari comitati No Tav.
E diciamolo, senza i giovani NoTav non saremmo riuscite e creare quel legame con l’interno del carcere che è stato il cuore del presidio e che ci ha dato il coraggio e la forza di andare avanti di giovedì in giovedì per 7 mesi. Perché con Dana e poi con Fabiola si è creato da subito un legame vivo e in pochissimo tempo è stata proprio Dana a condurre i nostri presidi: dettandoci l’agenda e i temi: la solidarietà a tutt* I/le persone rinchiuse dentro a quel carcere, la denuncia delle condizioni carcerarie, che il covid ha peggiorato, fino al sostegno con lo sciopero della fame per alleggerire le pesanti condizioni di vita all’interno del carcere.
E alla fine quella parte di società civile che non era dormiente o rinchiusa per la pandemia, ha risposto e ha trovato in questo presidio il luogo di scambio e di incontro di tante iniziative e lotte diffuse su tutto il territorio:
#dallaSiciliaallaValsusa è stato il nuovo grido che dalla porta delle Vallette ha coinvolto molte realtà:
dalle donne dell’UDIPalermo e di molte associazioni siciliane, inarrestabili nell’esprimere la solidarietà a Dana e a tutt* i/le condannat* per attivismo, con due lettere, una al Presidente Mattarella, l’altra alla Senatrice Liliana Segre e con una importante raccolta firme, al Consiglio popolare di Modena; dai lavoratori SICOBAS, a Ugo Mattei, alle Madri contro la repressione dell’operazione Lince in Sardegna e infine alle Mamme NoTap che proprio in questi ultimi giorni hanno visto la repressione accanirsi con pesantissime condanne in primo grado;
dalle Consigliere comunali di Palermo al Coordinamento Antiviolenza 21 Luglio Palermo; dalle Onde Donneinmovimento di Caltanissetta a Le Rose Bianche di Palermo; da Città Felice di Catania a Il Femminile è politico: Potere alla donne di Palermo; da Iniziativa Femminista di Catania alle Ecofemministe e sostenibilità di Catania a Studi Femministi Napoli e Archivia Donne Palermo.
APARICION CON VIDA – continueremo a gridare forte e il nostro grido non si fermerà, finché ne avremo le forze, finché ci saranno donne e uomini incriminati e perseguitati per aver espresso una opinione differente dal regime! Continueremo a denunciare, a diffondere, a creare solidarietà nelle lotte. Perché è la SOLIDARIETÀ che in ultimo vincerà.
Forza DANA! Forza Fabiola ! Resistete per noi – Noi resistiamo per voi Forza NOTAV