Sabato 24 aprile c’è stato il Presidio alla Base di Ghedi contro la guerra, le armi atomiche, l’ampliamento dell’aereobase, i nuovi F-35 e la NATO.
Riportiamo le motivazioni dal volantino distribuito durante la manifestazione.
“Non possiamo festeggiare il 25 aprile se non comprendiamo l’urgenza di liberarci di tutte le basi americane (113 dichiarate oltre a quelle in mare e 20 totalmente segrete) che ci sono sul nostro territorio e di ritirare tutti i contingenti italiani all’estero. Non c’è Liberazione se non usciamo dalla Nato. A 76 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale e ad oltre 30 dalla caduta del muro di Berlino che scopo può avere la Nato se non quello di alimentare il complesso militare industriale aumentando pericolosamente le tensioni a livello mondiale? Siamo ad un passo da un confronto atomico tra USA e Russia! Nella base di Ghedi sono iniziati i lavori per realizzare la principale base operativa dei caccia F-35A armati delle nuove bombe nucleari B61/12. L’Italia sta partecipando a ben 41 missioni internazionali, con un impiego di circa 8.600 militari ed un costo, nel 2019, di 1.100 milioni di euro. Inoltre, complici degli USA, della loro politica di occupazione e ingerenza in altri Stati, anche noi siamo dispensatori di morte e di rapina. Perciò è ora di far sentire la nostra voce di pacifisti contro guerrafondai, servi di un sistema che produce miseria e morte! Fermare questa consolidata criminalità internazionale è il primo dovere per chi ha a cuore i diritti umani su scala mondiale”.
Donne e Uomini contro la Guerra
Centro Sociale 28 Maggio