Evidentemente la nostra categoria (mi includo, dato che traduco all’italiano) deve essere parecchio sotto pressione, poiché, nonostante i lauti compensi che certamente percepiscono quelli di noi che lavorano per il Parlamento europeo, sono gli unici ad aver fatto un errore di traduzione, per così dire, grossolano. Meno male che alcuni in Italia sanno qualche lingua e, confrontando le versioni, si sono accorti subito del curioso errore e hanno chiesto una rettifica ufficiale. Peccato che poi gli ultimi decreti legge emanati dal Premier – non eletto – Draghi, enuncino in calce di rispettare il Regolamento UE 2021/953 e poi decretino esattamente il contrario.

Si legge sulla Gazzetta Ufficiale europea L236/86 del 5/7/2021

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX%3A32021R0953R%2801%29

Rettifica del regolamento (UE) 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2021, su un quadro per il rilascio, la verifica e l’accettazione di certificati interoperabili di vaccinazione, di test e di guarigione in relazione alla COVID-19 (certificato COVID digitale dell’UE) per agevolare la libera circolazione delle persone durante la pandemia di COVID-19 (Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 211 del 15 giugno 2021)

Pagina 7, considerando 36,

prima frase anziché: «(36) È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l’opportunità di essere vaccinate. Pertanto …»,

leggasi: «(36) È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l’opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate. Pertanto …».

Ragazzi, questo è il governo che abbiamo e che non abbiamo scelto.

Come pare non si possano scegliere molte cose nel nostro paese, a differenza dell’Europa e in barba ai suoi Regolamenti.