L’ambasciata degli Stati Uniti ad Addis Abeba ha invitato i cittadini americani residenti in Etiopia a “considerare di prepararsi a lasciare il Paese” a causa del “deterioramento significativo” delle “condizioni di sicurezza”. Lo si apprende da un comunicato pubblicato dalla sede diplomatica.
Stando alla nota, “gran parte” dell’autostrada che connette Addis Abeba con il nord del Paese è stata interrotta su decisione del governo. Per quanto riguarda le regioni settentrionali di Tigray, Afar e Ahmara si riferisce di “una continua escalation” delle ostilità.
L’avviso arriva all’indomani dell’entrata in vigore dello stato di emergenza nazionale, decretato dal governo del primo ministro Abiy Ahmed. Il provvedimento, giunto a un anno dall’avvio di un’offensiva militare nel Tigray, sarebbe la risposta all’avanzamento delle milizie del Fronte di liberazione del popolo tigrino (Tplf) e di unità combattenti della comunità oromo verso sud, in direzione della capitale.
L’ambasciata americana ha ordinato ai suoi funzionari di non lasciare Addis Abeba, oltre ad aver dissuaso i cittadini americani dal recarsi nel Paese e ad aver invitato quelli residenti a valutare di lasciarlo e a registrare le proprie generalità.