Una mostra multimediale per combattere la discriminazione e favorire l’inclusione di Rom e Sinti nelle comunità locali. Si terrà il 4 marzo 2022 a Roma l’evento di inaugurazione dell’esposizione “Romanipen: Identità e Storia della Cultura romanì”.
La conferenza di lancio, dal titolo “In viaggio verso l’inclusione” si terrà nella Medina Roma Art Gallery, Via A. Poliziano 32, Roma. L’evento si terrà in presenza.
Il direttore è Rašid Nikolić, abile marionettista e fervente attivista della cultura Rom: nel suo curriculum ci sono la fuga dalla guerra di Bosnia, l’esilio già da bambino come rifugiato politico a Berlino, poi il periodo più bello dell’infanzia, fino agli otto anni, passato in un campo nomadi di Torino.
Inserita nel progetto Latcho Drom finanziato dal Right Equality and Citizenship Programme (2014-2020) dell’Unione Europea, la mostra multimediale è pensata per contrastare la discriminazione e favorire l’inclusione di Rom e Sinti nelle comunità locali.
Resterà aperta al pubblico fino al 9 marzo, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
La mostra si affianca ad attività laboratoriali nelle scuole, a misure per l’accesso scolastico, a corsi di formazione per operatori del settore e a strumenti di sostegno per la regolarizzazione dei titoli di soggiorno di persone appartenenti al popolo Rom.
Il programma dell’inaugurazione del 4 marzo prevede:
Ore 14.30: Accoglienza e saluti delle autorità;
Ore 14.45: Natascia Mazzon, introduzione all’evento
Ore 15.00: Elena Gattafoni, presentazione del progetto europeo Latcho Drom
Ore 15.15: Alessandro Pistecchia, rappresentante dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, il ruolo dell’Unar
Ore 15.15: Rašid Nikolić, curatore della mostra, e Rambo Bologna Halilovic: Riflessioni sull’identità Romanì.
Ore 16.00: Graziano Halilovic, vice presidente dell’International Romani Union e Giulia Di Rocco, presidente del partito Mistipe, attivista e assistente legale: l’importanza della partecipazione attiva.
Seguirà coffee break con intrattenimento musicale. Modera Elena Gattafoni, Comunità Papa Giovanni XXIII.
Spiega Natascia Mazzon della Comunità Papa Giovanni XXIII, curatrice del progetto insieme a Lucia Sandiano: «Circa il 25% della popolazione Rom e Sinta in Italia vive nel degrado, mentre il restante vive regolarmente in abitazioni o situazioni autonome. Eppure il mondo mediatico tende ad enfatizzare le dinamiche delle fasce marginali, lasciando credere che Rom sia sinonimo di persona restia a qualsiasi percorso di inclusione. È la stessa esistenza dei campi a creare l’emarginazione sociale.
Con questo percorso presenteremo storie ed eventi che mostreranno quanto di buono fiorisce in questa cultura e tradizione tanto straordinaria quanto sconosciuta. Camminare insieme, al fianco del popolo Rom, è possibile».