“Ogni persona che può pensare e discutere è capace di studiare” …
… dice Aaron Lambert, direttore del Progetto Socrates. Si tratta di un’offerta educativa congiunta del Bard College di Berlino e della Central European University che, dopo una fase pilota di successo a Budapest, è iniziata anche a Vienna e a Berlino nell’autunno 2021. La particolarità di questa iniziativa è che la partecipazione, compresi tutti i materiali, è gratuita e non è necessario soddisfare alcun requisito di ingresso. Il programma interpreta quindi alla lettera l’articolo 26 della Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite, secondo cui il diritto all’istruzione è un diritto umano. Il programma si rivolge principalmente alle persone a cui sono state negate opportunità di istruzione in passato per motivi personali o sociali. Sul sito del progetto di Budapest, per esempio, si legge: “Un figlio malato, la mancanza di fiducia in se stessi o la necessità di guadagnare soldi per la famiglia – gli ostacoli sul percorso educativo possono essere numerosi. Molti dei partecipanti prima pensavano che un ambiente accademico fosse irraggiungibile per loro e che non sarebbero mai stati in grado di soddisfare i requisiti di ammissione… solo per scoprire che, al contrario, ci riuscivano molto bene.
“Alcuni dei partecipanti, che hanno vissuto in condizioni precarie, hanno contribuito con dei pensieri meravigliosi. Questo ha rafforzato la mia convinzione che ogni persona è un mondo a sé”. Krisztina, Progetto Socrates, corso pilota Budapest 2019. (Foto: Socrates Project Berlin, Instagram)
Le materie includono le scienze umane e sociali secondo l’approccio delle Arti Liberali, che si studiano anche al Bard College di Berlino. Una conoscenza accademica con una base ampia e interdisciplinare viene insegnata in un contesto in cui le questioni dei valori sono centrali.
Perché Socrate?
Il progetto prende il nome dal filosofo greco Socrate, che aveva introdotto un nuovo metodo di insegnamento già nel V secolo a.C. Socrate era convinto che ogni essere umano portasse in sé la verità e la conoscenza e che queste si potessero portare nella coscienza attraverso un abile gioco di domande e risposte. Non si limitava quindi a insegnare le sue tesi, ma le discuteva con la gente al mercato.
L’ispirazione per il Progetto Socrates è venuta da un’iniziativa simile negli Stati Uniti – i Clemente Courses. Earl Shorris, che aveva lanciato l’iniziativa nel 1995, si era posto l’obiettivo di “non insegnare più nel modo classico delle lezioni, ma di elaborare insieme la conoscenza in discussioni secondo il metodo socratico, facendo così uscire la dignità dell’educazione dalle aule”. Per fare questo, gli studenti ricevono dei testi che leggono in anticipo, per poi discuterli nel corso. Tuttavia, le discussioni non riguardano solo il contenuto letto, ma i partecipanti portano anche le loro esperienze di vita.
“È molto diverso dall’educazione tradizionale, perché tutti sono coinvolti e sentono che l’esperienza è loro e l’argomento li riguarda”. (Arienn, partecipante al progetto pilota a Budapest)
Anche il progetto Socrates segue questo approccio. Le competenze “commerciabili” non sono l’obiettivo principale dell’apprendimento, anche se queste vengono certamente insegnate. Piuttosto, i partecipanti dovrebbero diventare consci di sé a livello personale ed essere incoraggiati a partecipare più attivamente nella società attraverso la loro rafforzata fiducia in se stessi. Questo self-empowerment dovrebbe essere l’obiettivo principale dell’educazione nel senso del progetto, perché crea le opportunità da cui le persone svantaggiate sono sempre state escluse fino ad ora.
Il fondatore del progetto, Lambert, commenta:
“I corsi sono progettati per riunire non solo persone di diverse età, ma anche di diverse origini, lingue e religioni. Questa diversità crea una forma di discussione molto creativa e produttiva e permette un cambio di prospettiva. Cambia anche il modo in cui le persone interagiscono tra loro”.
(Fonte della citazione: rivista Kulturaustausch)
Il progetto Socrates in Europa
Nel 2019 il progetto pilota è iniziato alla Central European University (CEU) di Budapest ed è stato implementato interamente su base volontaria; dal 2020 viene finanziato dalla Open Society University Network, della quale fanno parte anche il Bard College e la Central European University. Da quando la CEU ha dovuto trasferirsi a Vienna, i corsi si sono svolti in questa città e nel settembre 2021 il progetto è arrivato anche a Berlino. I primi corsi a Berlino sono stati offerti in tedesco e inglese e si sono svolti una volta alla settimana, la sera, per tre mesi. Il tema principale, il concetto di libertà, è stato discusso sulla base delle connessioni tra filosofia e politica, così come tra filosofia e letteratura. Naturalmente i temi di attualità e le esperienze personali erano sempre al centro del dibattito, il che ha reso le discussioni arricchenti per tutti, compresi i docenti, secondo le loro stesse dichiarazioni. Anche la diversità dei partecipanti è stata stimolante, sia in termini di provenienza che di età, dai 22 ai 79 anni.
Dopo il successo iniziale, il secondo round continuerà a Berlino da marzo a maggio 2022, e il progetto è stato anche ampliato. Oltre al tedesco e all’inglese come lingue d’insegnamento, i corsi sono ora offerti anche in turco e arabo. In tedesco, questa volta ci sono tre corsi a scelta che trattano anche i concetti generali di libertà e società:
- Natura e società al tempo della crisi climatica: qual è la relazione tra libertà, responsabilità e giustizia? Come influisce questa relazione su questioni come il cambiamento climatico o la giustizia ambientale?
- Soffrire della libertà nella società moderna: viviamo in una società libera, questo viene spesso sottolineato. Ma la libertà può anche metterci sotto pressione? Può esserci troppa libertà?
- Educazione, liberazione, sfera pubblica: l’educazione dovrebbe liberarci dai limiti personali, sociali e politici e permetterci di partecipare attivamente alla società e alla sfera pubblica. Ma è questa la realtà? Chi può partecipare ai dibattiti pubblici e chi ne è escluso? Come comunica il pubblico oggi e che ruolo hanno le reti sociali come sostituti degli spazi pubblici?
Foto: Materiale didattico e libri gratuiti, settembre 2021 – Fonte: Bard College Berlin
“I corsi sono aperti a tutti coloro che vogliono imparare cose nuove e scambiare idee su di esse. Siamo convinti che con il metodo giusto e l’apertura, tutti abbiano le capacità di capire i testi e le posizioni, di discutere e formare la propria opinione sulle grandi e piccole questioni della vita”, dice Xenia Muth, coordinatrice del progetto a Berlino.
Il motto del progetto Socrates è “Corsi aperti per menti aperte” e tutto ciò che serve per partecipare è l’interesse e il desiderio di uno scambio costruttivo.
Per fare domanda di partecipazione: https://berlin.bard.edu/civic-engagement/institutional-engagement/socrates/
Altre informazioni sui corsi su Instagram: https://www.instagram.com/socrates_project_berlin/
Traduzione dal tedesco di Thomas Schmid. Revisione di Anna Polo