Pubblichiamo il comunicato diramato in serata dal Collettivo di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze (concentramento in  Piazza Vittorio Veneto ore 14.30)

 

  1. Gkn è ormai un simbolo di riscatto sociale, un esperimento collettivo. Tutto ciò che è stato ottenuto è stato con la lotta. E con la lotta si otterrà il resto. La reindustrializzazione non sarà uno stratagemma con cui logorarci. Fatevene una ragione. Lì un giorno tornerà a lavorare una comunità operaia, solidale, con i propri diritti. E ogni raggiro verrà sconfitto.
  2. Non siamo arruolabili in guerra. Sì, siamo angosciati dalla situazione dei civili e dei profughi. E proprio per questo dobbiamo fermare lo scontro tra blocchi in atto. La vostra è una economia di guerra e dichiariamo guerra alla vostra economia. Nessun invio delle armi. Fermare tutti i conflitti, accogliere tutti i profughi.
  3. Non esiste contrapposizione tra questione ambientale e questione sociale. La radicalità dell’una alimenta quella dell’altra. I soldi al servizio dell’ambiente. Non viceversa.
  4. Fuori dall’emergenza. Dentro l’urgenza. Ci dichiariamo fuori dal vostro stato di emergenza, secondo il quale imponete ogni volta un clima emergenziale e di guerra, di restrizione delle libertà democratiche e del dibattito sociale. Entriamo invece dentro l’urgenza: di cambiare, di abbattere precarietà, carovita, inquinamento, patriarcato, guerra. Non ci vogliamo più mobilitare solo sull’onda dell’ultima emergenza del licenziamento, della guerra che scoppia, del clima impazzito, dell’appalto che scade, del morto sul lavoro o in alternanza scuola lavoro. Vogliamo seguire una nostra agenda di cambiamento.
  5. Per oltre quarant’anni capitale e profitto hanno guadagnato enormemente ai danni del lavoro. Ora il capitale deve cedere, il lavoro deve avere. Semplicemente. E i vostri piagnistei nocivi non serviranno.
  6. Non abbiamo più nulla da difendere e per questo non siamo più sulla difensiva. Non abbiamo più intenzione di ammalarci della vostra paura. Siamo “geniali dilettanti in selvaggia parata”.
  7. Siamo totalmente solidali con Corsica, con Berta, con ogni spazio occupato. Perché il problema è la speculazione immobiliare che mangia i nostri affitti e rincara i nostri mutui. Lo stesso meccanismo finanziario che chiude le fabbriche e mangia pensioni e sanità. Sappiamo riconoscere chi fa parte della nostra famiglia allargata.
  8. La classe dirigente attuale non cerca meriti, ma solo scuse e capri espiatori. Uno stato di incompetenza, inefficienza, attanaglia l’intera società. Noi affermiamo di poter costruire un mondo più equo, pacifico, ambientalmente sostenibile, ma anche più efficiente. Ci riprendiamo le nostre parole e siamo pronti a sfidarvi anche sul vostro stesso terreno.
  9. Non puoi essere una persona a tutto tondo, non puoi restare umano se sei un salariato sotto ricatto. Non puoi occuparti del futuro in un presente sotto ricatto. Se devi pensare al contratto che scade domattina, allo stipendio che non arriva a fine mese, all’appalto che scade, alle cure che non ti puoi pagare, non hai “tempo” per occuparti della tua vita sociale.

E al contempo non puoi sconfiggere il ricatto lavorativo se non sei una persona a tutto tondo che reclama tempo e diritti sul lavoro per occuparsi del futuro sociale.

  1. Non esiste un settore “economicamente strategico”. E’ strategica la vita in sé. La cura, la bonifica, la difesa territoriale, la salute, anche mentale, il cinema, il teatro, la musica, l’informazione, la pulizia: è strategica ogni attività umana che arricchisca la nostra vita. E siamo quindi a difesa della dignità professionale di tutti coloro che lavorano nei settori industriali, creativi, di cura ecc… ecc.

Torniamo a stupire. Facciamo la storia, per non doverla più subire.

 

comunicato

Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze