La decisione della Westminster Magistrates Court di Londra. Il fondatore di Wikileaks è accusato dagli Usa di crimini connessi ad attività di spionaggio.

Julian Assange verso l’estradizione negli Stati Uniti. Dopo che l’Alta corte del Regno Unito aveva ribaltato la sentenza di primo grado dando ragione al governo americano arriva la decisione della Westminster Magistrates Court di Londra che ha emesso l’ordine formale.

Il fondatore di Wikileaks è accusato dagli Usa di crimini connessi ad attività di spionaggio. Nel 2010 tramite Wikileaks, Assange e alcuni collaboratori resero noti al mondo oltre 250mila documenti diplomatici e militari americani, tra i quali molti riservati.

“CON L’ESTRADIZIONE DI ASSANGE MUORE IL GIORNALISMO LIBERO

Con l’ordine formale di estradizione negli Usa per Julian Assange emesso dalla Westminster Magistrates Court di Londra sta per morire definitivamente il giornalismo libero”. Lo affermano i parlamentari di Alternativa.

“La libertà di stampa e il diritto dei cittadini di essere informati su cosa accade nel mondo- proseguono- verranno archiviati come una delle tante pagine ingiallite del libro dei sogni dei diritti civili delle democrazie occidentali quando la ministra degli Interni britannica, Priti Patel darà formalmente il suo via libera finale al trasferimento di Julian in un Paese dove lo attende una probabile condanna a 175 anni di reclusione.

Rimane ancora un’esile fiammella di speranza legata al ricorso da parte dei suoi legali- aggiungono- ma non ci facciamo illusioni: l’estradizione del fondatore di Wikileaks, accusato di aver smascherato i crimini di guerra commessi in Iraq e Afghanistan dagli USA e aver rivelato orrori che secondo Washington sarebbero dovuti rimanere segreti, è ormai cosa certa. La sorte di Assange andrà così a rafforzare l’allineamento dei media occidentali a una comunicazione di guerra. Avremmo potuto evitare che ciò accadesse- concludono i parlamentari di Alternativa- concedendo ad Assange lo status di rifugiato politico, ma il governo Draghi e una pavida maggioranza non hanno voluto che l’Italia si ergesse a baluardo della libertà di informazione lasciandolo marcire nella prigione di Belmarsh in attesa di un epilogo scontato. Hanno preferito non scontentare alleati che la democrazia pretendono di esportarla, usandoci come fattorini, invece che esercitarla a casa propria”.

RICCIARDI (M5S): “OCCIDENTE DIMOSTRI DI ESSERE TERRA LIBERTÀ

“L’Occidente ha un’occasione per dimostrare la sua diversità, proprio oggi che assistiamo a una guerra in Europa, proprio oggi che rivendichiamo, giustamente, il fatto che da noi esista il diritto di parola, il diritto di critica verso il potere. Ma oggi va dimostrato più che mai, chiedendo con forza in tutti i modi che Julian Assange non finisca i suoi giorni in un carcere statunitense. Oggi c’è in ballo il diritto di parola. Oggi noi abbiamo il dovere di parola, il dovere di dimostrare che l’Occidente è una terra di libertà”. Così in post pubblicato su Fb Riccardo Ricciardi, deputato e vicepresidente del MoVimento 5 Stelle.

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