Intervento della polizia d’Israele durante il trasporto del feretro di Abu Akleh.
Scontri con la polizia israeliana si sono verificati a Gerusalemme ancor prima dell’inizio del funerale della giornalista palestinese-americana Shireen Abu Akleh, volto storico dell’emittente panaraba Al Jazeera uccisa in settimana mentre seguiva un’irruzione delle forze armate israeliane in un campo profughi a Jenin, in Palestina. Lo riferisce lo stesso canale per cui lavorava la cronista.
Stando a quanto riporta Al Jazeera, che sta fornendo una diretta della giornata sul suo sito, la polizia israeliana è intervenuta mentre il corteo funebre stava trasportando il feretro della reporter verso la Chiesa dell’Annunciazione della Vergine nella città vecchia, dove si svolgeranno le esequie, attraverso il quartiere di Sheik Jarrah. La zona, situata a Gerusalemme est, è teatro da oltre un anno di tensioni a causa dello sfratto imposto ad alcune famiglie palestinesi. Nelle immagini mostrate dall’emittente si vedono i poliziotti israeliani colpire anche le persone che portano il feretro della cronista.
Secondo quanto riportato dalla corrispondente di Al Jazeera sul posto la polizia israeliana non sarebbe intenzionata a permettere alle persone accorse per i funerali di camminare insieme al feretro, come è tradizione in Palestina.
Sempre oggi scontri a fuoco sono avvenuti a Jenin durante un raid dell’esercito israeliano nella case di alcune persone sospettate di essere “terroristi”. Al Jazeera, così come l’Autorità palestinese che governa i territori della Palestina, hanno accusato le forze di sicurezza israeliane di aver deliberatamente ucciso Abu Akleh. Le prime conclusioni di indagini israeliani, la cui legittimità non è riconosciuta da Ramallah, hanno affermato che non è ancora possibile stabilire se l’omicidio è stato commesso da soldati israeliani o da “uomini armati palestinesi”.