Le persone che hanno partecipato giovedì 9 giugno 2022 all’iniziativa pubblica promossa dall’Associazione Casa Crescenzago svoltasi dalle h. 18 in forma di presidio sul ponte tra Via Padova e Via Adriano e dalle 18.30 in forma di Assemblea Popolare in Piazza Costantino, approvano il programma e gli obiettivi di Casa Crescenzago.
- La costituzione di un ambito di democrazia di base, partecipata e diretta, il cui strumento principale è l’Assemblea Popolare Permanente, nella quale gli abitanti e la cittadinanza attiva dei quartieri interessati socializzano le loro esigenze e i loro bisogni e presentano proposte e progetti finalizzati al bene comune, rivendicando e praticando una propria funzione di governo dal basso in un rapporto dialettico con le istituzioni rappresentative.
- Con il presidio si è fatta memoria storica e si è ribadito impegno civile e democratico. Il ponte sul Martesana, che collega Via Padova con Via Adriano, è un luogo della resistenza partigiana ed è dedicato alla Madonna della Liberazione dal nazifascismo. Si esprime il più netto giudizio negativo sulla proposta di un consigliere comunale di dedicare il ponte a Ben Gurion fondatore dello Stato d’Israele, atto di grottesca contrapposizione all’istituenda Moschea e di offesa alla memoria del luogo. Si chiede il ritiro della relativa mozione.
L’Assemblea ribadisce e approva quanto segue.
- Dopo tanti anni di proteste e proposte, si continua la battaglia contro l’arroganza sorda del potere amministrativo milanese: 1. Bloccare la vendita dell’edificio storico dell’ex Comune autonomo di Crescenzago tramite l’attuazione della Delibera n. 34/2015 del Consiglio Comunale di Milano che stabilisce la sua restituzione al Demanio in quanto bene storico-artistico vincolato dalla Sovrintendenza e sede delle associazioni ANPI, Banda Musicale, Legambiente e Casa Crescenzago
- Bloccare la costruzione dell’edificio residenziale nell’area Meucci/Adriano, sotto vincolo paesaggistico, nel centro storico di Crescenzago e sul Naviglio Martesana, tramite l’acquisizione da parte del Comune dell’area già destinata a verde dal PRG del 1980 e a piazza alberata con il progetto dell’arch. Battisti, che vinse il bando indetto dall’amministrazione Albertini nel 1999-2000.
Dal 1° dicembre 2021, il cantiere occupa un terzo dell’anello stradale di Via Meucci e il marciapiede di Via Adriano 1. Aggrava la già insostenibile criticità del traffico sull’unico asse viario, sovraccaricato da TIR e altri mezzi pesanti (aumentati per l’eccessiva cementificazione nel quartiere Adriano). Alza i livelli di inquinamento. Mette in pericolo la sicurezza dei pedoni, come dimostrano continui intasamenti del traffico e recenti incidenti e rotture periodiche delle condutture idriche e fognarie.
Basta con la camera a gas di Via Padova-Piazza Costantino-Via Meucci-Via Adriano.
Basta col predominio della rendita fondiaria e della speculazione edilizia.
L’Assemblea decide di:
- Costituire un Osservatorio su cantiere, traffico, inquinamento e sicurezza
- Continuare la raccolta firme in calce all’Appello/diffida al Sindaco di Milano
- Presentare un rapporto/esposto al Prefetto; un ricorso alla Corte dei Conti e un eventuale esposto al Procuratore della Repubblica.
L’Assemblea promuove inoltre una raccolta fondi per sostenere le spese della difesa legale e delle iniziative di mobilitazione.