Dichiarazione del rappresentante dell’UNICEF in Ucraina, Murat Sahin
6 giugno 2022 – “Cento giorni fa, i bambini in Ucraina avevano una vita normale. Erano al sicuro. Avevano speranze e sogni da inseguire. Andavano a scuola e incontravano i loro amici. Ma la guerra ha cambiato tutto per loro e per le loro famiglie. Sta privando i bambini di stabilità, sicurezza, scuola, amici, famiglia, casa e speranze per il futuro. E sta portando via le vite dei bambini e ferendo i loro corpi e le loro anime.
Cento giorni di guerra hanno portato devastazione e sofferenza ai bambini ucraini, su una scala e una portata che non si vedevano dai tempi della Seconda guerra mondiale. E ha avuto un impatto profondo sulla vita dei bambini, con conseguenze che dovremo affrontare per gli anni a venire. Quasi due bambini su tre sono stati sfollati a causa dei combattimenti.
Le famiglie sono state distrutte. Scuole, ospedali, parchi giochi, parchi e migliaia di case sono stati danneggiati e continuano a essere distrutti; le condizioni dei bambini nelle aree in cui i combattimenti si sono intensificati sono sempre più disperate. I bambini che fuggono dalla violenza sono a rischio elevato di separazione familiare, violenza, abuso, sfruttamento sessuale e tratta. La maggior parte di loro è stata esposta a profondi traumi e sofferenze emotive che li accompagneranno per anni.
Vorrei porgere le mie più sentite condoglianze a tutte le famiglie che hanno perso figli a causa di questa orribile guerra. Ogni giorno, in media, più di due bambini vengono uccisi e più di quattro feriti, soprattutto in attacchi con armi esplosive in aree popolate. E questi sono solo i numeri che le Nazioni Unite hanno potuto verificare: crediamo che le cifre reali siano molto più alte.
La forza di ogni genitore e di ogni persona che si prende cura dei bambini in Ucraina e all’estero merita il nostro massimo rispetto. Ogni singolo giorno, le madri, i padri e le persone che si prendono cura dei bambini ucraini si svegliano e vanno a letto senza sapere cosa li aspetterà il giorno dopo. Eppure fanno del loro meglio per tutti i bambini affidati alle loro cure, per tenerli al sicuro. Vorrei ringraziarli sinceramente per questo.
L’UNICEF e i suoi partner stanno facendo tutto il possibile per aiutare i bambini e le loro famiglie colpiti dalla guerra, in modo che possano superare questi momenti incredibilmente difficili. Abbiamo fornito e continueremo a fornire assistenza umanitaria essenziale, come servizi di protezione, acqua e servizi igienici, salute, nutrizione e istruzione.
Ma soprattutto i bambini hanno bisogno di pace. La violenza e la sofferenza devono cessare. Ogni giorno di guerra aumenta il devastante impatto a lungo termine sui bambini vulnerabili di tutto il mondo.
Riportare ogni bambino alla normalità non sarà un compito facile. Ma laddove molti vedono una sfida impossibile, noi siamo motivati a impegnarci di più per garantire a ogni bambino un futuro migliore.
La mia speranza più profonda è che i bambini ucraini e quelli che hanno dovuto lasciare il Paese non debbano soffrire un altro giorno di guerra, né tantomeno altri cento. Hanno bisogno di pace e ne hanno bisogno ora”.