Oggi le commissioni esteri e difesa della Camera, si riuniscono per approvare la proroga dei finanziamenti delle missioni militari all’estero.
Il Partito Democratico ha annunciato, in maniera roboante che non voterà la cd scheda 47, quella che prevede il finanziamento e l’addestramento della guardia costiera in Libia. Nessun ravvedimento operoso come vuol fare intendere il partito del ministro Minniti che firmò l’accordo con la Libia per tenere i migranti nei lager.
In realtà oggi l’addestramento è saldamente nelle mani dell’alleato Erdogan mentre proseguono, nel silenzio assoluto, tutte le altre missioni militari, anche inerenti la Libia stessa. Ovviamente, rispetto allo scorso anno ci saranno più soldi, da 1,35 mld di euro dello scorso anno a 1,5 per questo. Aumenteranno le spese per le missioni in Est Europa e di conseguenza il numero di militari effettivi impiegati. Risorse da impiegare anche nel “democratico” Qatar, in Palestina, nei “paesi del Sud Est” della Nato, in Iraq.
Spariscono invece gli aiuti umanitari per la popolazione afghana dimenticata ormai nelle salde mani dei talebani. In contemporanea, per restare in tema, il ministro Guerini viene audito al Copasir in merito al quarto decreto interministeriale sull’invio di armi all’Ucraina. Anche questo elenco di materiali e mezzi è secretato come accaduto con gli altri 3 decreti.
Il Pd voterà tutto questo, insieme a gran parte dei rappresentanti delle forze politiche che parlano d’altro in campagna elettorale. Servirebbe un vero grande NO pacifista, per distinguersi da questa follia. Chi avrà la dignità di opporsi senza se e senza ma sarà nostro interlocutore. Noi lavoriamo all’Unione Popolare di chi si oppone alla guerra. Chi vota per il centrodestra e il centrosinistra vota per la guerra, il riarmo e il disumano trattamento dei migranti in Libia.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Stefano Galieni, responsabile immigrazione del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea