Si intensificano le manifestazioni pro e contro il referendum sulla nuova costituzione proposta dal presidente Saied.
Venerdì centinaia di manifestanti del partito neo destoriano hanno tentato di arrivare fino alla sede della commissione elettorale, ma la polizia li ha bloccati e ci sono stati tafferugli.
In diverse città, i sostenitori del presidente hanno organizzato presidi per incitare la popolazione a partecipare al voto.
Il clima politico è rovente, ma finora lo scontro si è tenuto sotto il livello di guardia.
Lo sciopero dei giudici si è dissolto con il primo blocco degli stipendi degli scioperanti.
La bozza di costituzione proposta è fortemente presidenzialista e molti esperti temono che possa essere la finestra per il ritorno della dittatura, sconfitta dalla rivolta del 2011.
Si vota il 25 luglio e il voto è valido senza quorum.
La campagna per il boicottaggio infatti è autolesionista e faciliterà il passaggio della nuova costituzione con una maggioranza significativa di sì, anche in caso di bassa partecipazione al voto.
Tunisia
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