L’Italia partecipa attivamente ai conflitti in corso nel mondo attraverso 38 missioni militari attualmente attive e con il foraggiamento (armi, soldi, veicoli militari) dell’Ucraina su ordine della NATO.

La partecipazione dell’Italia a queste guerre ci costa ad oggi 26 miliardi di euro l’anno, cifra destinata in pochi anni ad aumentare fino a 40 miliardi, ossia il 2% del PIL come imposto dagli accordi NATO e definito dal Parlamento italiano lo scorso 12 marzo.

Oltre a questo, ci è costata finora 8000 militari ammalati per l’uranio impoverito, senza contare i contaminati dall’amianto sulle navi militari e da altri fattori cancerogeni legati alla produzione e sperimentazione di armamenti bellici tra personale militare. Innumerevoli inoltre sono i civili dei paesi bombardati dalla NATO oggi vittime di patologie tumorali e inquinamento ambientale. Ci è costato l’inquinamento di interi territori grazie alla presenza di poligoni militari, come i 3 poligoni NATO in Sardegna, ad Aviano (PD) e tanti altri sparsi sul suolo nazionale con annesse patologie tumorali tra i civili italiani che vivono e lavorano nei pressi dei poligoni.

Ci costa, negli scenari di guerra che la classe dominante invoca e alimenta, essere uno dei paesi bersaglio principali grazie alle oltre 113 basi NATO-USA sul suolo italiano, a cui si aggiungono altre 20 basi “segrete” di cui non conosciamo il contenuto e la base USA di Camp Darby, ad oggi il più grande magazzino al mondo di armi del governo statunitense, che fanno del nostro paese un parcheggio militare della NATO e degli Stati Uniti e allo stesso tempo un avamposto importante della guerra da questi promossa: da Sigonella (CT) e da Lago Patria (NA) partono regolarmente i comandi e i droni che in giro per il mondo spiano e bombardano altri paesi e popolazioni.

Di tutto ciò la campagna elettorale non parla: vogliamo quindi parlarne noi!

Intendiamo promuovere per Sabato 17 settembre una mobilitazione alla base di Ghedi (BS). Un presidio popolare, partecipato al pari di quello del 6 marzo scorso, ma con qualcosa in più: intendiamo organizzare una ispezione parlamentare per verificare lo stato della base, grazie ad una serie di eletti/e a fine mandato che intendono mettersi a disposizione.

Un segnale forte e importante agli sgoccioli delle elezioni politiche, per imporre i temi che ci interessano e riguardano da vicino.

Intendiamo convocare una assemblea/riunione organizzativa, da tenersi Sabato 3 settembre presso il CS28Maggio a Rovato (BS), alle ore 16.00 cui chiediamo a tutte le organizzazioni di aderire e partecipare. A seguito della riunione verranno comunicate le modalità dell’iniziativa/mobilitazione.

Intendiamo allargare la promozione e la partecipazione all’iniziativa a tutte le forze impegnate nella mobilitazione contro la guerra e la sottomissione del nostro paese alla NATO. Per queste ragioni vi chiediamo di aderire e sostenerne questa importante iniziativa.

NO ALLA NATO!

NO ALLA PARTECIPAZIONE DELL’ITALIA ALLA GUERRA!

PER GLI INVESTIMENTI IN SANITA’, LAVORO, ENERGIE RINNOVABILI E LOTTA AL CAROVITA!

Primi firmatari:

Associazione Nazionale Vittime dell’Uranio Impoverito (ANVUI)

Centro Sociale 28 Maggio – Rovato (BS)

Donne e uomini contro la guerra – Brescia

Centro di documentazione “Abbasso la guerra”