Dopo la manifestazione moltitudinaria dello scorso marzo a Firenze, GKN e FFF ripropongono la convergenza nazionale a Bologna il 22 ottobre del 2022. I movimenti bolognesi hanno dato adesione formale venerdi 16 settembre 2022 in una partecipatissima assemblea organizzativa.
Più di una trentina di sigle di movimenti, comitati cittadini, e gruppi informali ha partecipato venerdi sera all’assemblea organizzativa per la marcia di convergenza del 22 ottobre nel capoluogo emiliano. Da Fridays for future e Extinction Rebellion ai centri sociali, dalla Rete per la Sovranità alimentare a Non una di meno, dal coordinamento migranti ai sindacati di base. Una grande fetta dei movimenti ecologisti e sociali bolognesi si è riunita ieri in assemblea per organizzare la data di convergenza promossa da GKN e FFF.
Infatti, mentre in Parlamento si orchestrava la caduta del governo dei migliori, in una delle estati più calde di sempre, tra i climate camping di Torino e Venezia, nonostante la siccità, è germogliato il seme della convergenza. Dopo “l’insorgiamo tour” e la manifestazione di marzo, il collettivo di fabbrica GKN, forte dell’inedita alleanza con FFF, è di nuovo protagonista nel rilanciare la convergenza come metodo di lotta per inaugurare un autunno che si promette caldissimo.
Per questo, per altro, per tutto. Nello slogan della manifestazione del 22 è racchiuso il senso dell’’intersezionalità delle lotte, una delle novità della nuova stagione di mobilitazione: rompere con i settarismi e aprire alle diversità. Come sottolineato più volte durante l’assemblea, la convergenza non è un goffo tentativo di unire, ma è un esperimento che nasce dalla necessità di stare tutti insieme, nonostante le differenze. Insomma, convergere – secondo i promotori- è necessario per contrastare un sistema che, come una piovra, ha tentacoli su ogni ambito dell’agire umano. Infatti in un mondo iper-connesso anche le lotte sono connesse tra loro, in quanto originano tutte dallo stesso sistema di sfruttamento. Per convergere c’è bisogno di una causa comune. Per la data nazionale di Bologna , il fulcro della convergenza sarà l’allargamento del sistema tangenziale-autostrada a meno di 3 km dal centro cittadino che vedrà molte zone popolari cantierizzate dal 2023 al 2027.
Un’opera simbolo dell’insensatezza del sistema economico e politico, perchè: allargare un’autostrada in piena emergenza climatica ed ecologica c’è tutta la noncuranza dei grandi interessi, che speculano sulle vite di tutti. Un’opera emblema del sistema tossico che ci ha portato all’orlo del collasso climatico ed ecologico. L’opera è stata scelta come fulcro della mobilitazione in quanto contiene in sé molte delle contraddizioni, che ognuno dei partecipanti incontra nel quotidiano. C’è il consumo spropositato di suolo agricolo, l’uso meramente speculativo delle periferie urbane, l’aumento dell’inquinamento atmosferico e il relativo peggioramento della qualità dell’aria, c’è l’aumento delle emissioni di Co2, c’è il tema della salute pubblica e, c’è il tema della mobilità.
Gli organizzatori assicurano che presto sarà pronto un sito per dare maggiore visibilità a ognuna delle lotte che verranno rappresentate nel corteo, e per allargare la platea dei partecipanti. Intanto è cominciata la promozione in città e in tutta la regione. Il prossimo appuntamento sarà un’assemblea pubblica il 5 ottobre allre ore 19 in via zamboni 38 a Bologna. L’assemblea sarà aperta a tutti i movimenti, comitati e gruppi informali regionali che si rivedono nella piattaforma e nelle modalità di convergenza.