Rubrica su eventi e fatti in Sicilia -a cura RedPA-
No Muos al sit-in per la tutela della riserva di Punta Bianca : “Fuori i militari dalla Sicilia! Nessuna base militare né qui né altrove!”
Ieri mattina il Movimento No Muos ha partecipato al sit-in di protesta contro le esercitazioni militari a Punta Bianca (Ag). Nel poligono di Drasy le esercitazioni si svolgono ormai da più di 60 anni, inquinando i luoghi con diffusione di metalli pesanti a terra e in mare. Lo scorso marzo, dopo proteste e denunce, le esercitazioni militari nell’area di Punta Bianca, che nel frattempo era diventata Riserva naturale con il provvedimento di istituzione della Regione Siciliana lo scorso 23 giugno, erano state sospese. Poi l’annuncio di ripresa a partire dal 17 ottobre. In più, in tutto questo periodo non sono neanche state realizzate le necessarie bonifiche, né il ripristino delle strade danneggiate promesse al Sindaco di Agrigento come compensazione per l’occupazione militare. Associazioni locali come Mareamico Delegazione di Agrigento, Marevivo Sicilia, Legambiente Sicilia insieme al Movimento No Muos e singoli cittadini della zona hanno scelto allora di manifestare oggi all’ingresso della Riserva di Punta Bianca. I militari non si sono presentati e, pare, che per il momento la ripresa delle esercitazioni sia sospesa. Continueremo a tenere alta l’attenzione affinché l’area non venga mai più occupata dall’esercito italiano e da quello statunitense per le sue esercitazioni di guerra e per pretendere le bonifiche e il ripristino delle strade danneggiate da loro: « Ci sono voluti decenni di lotte ambientaliste – scrive Comune-Info – perché, nello scorso giugno, quella splendida collina di roccia sedimentaria che si immerge nel mare a Punta Bianca e tutta la meraviglia che c’è intorno – a pochi chilometri dalla Valle dei Templi e al limite orientale del Golfo di Agrigento – diventassero Riserva Naturale. Non sono bastati, però, per far smantellare l’attiguo poligono di tiro militare, che fra qualche settimana riprenderà a far cantare obici e cannoni tra le calette di sabbia corallina, rifugio di uccelli a rischio di estinzione. Con i reparti dell’esercito italiano, torneranno a lanciare bombe a mano e ad allenarsi alla guerra anche i marines statunitensi della base di Sigonella, oggetto come non mai di attenzioni strategiche nel processo di riarmo e militarizzazione della Sicilia imposto da Washington e dalla Nato. L’associazione Mareamico, che con altri soggetti impegnati a difendere il territorio sta intensificando le proteste, lo scorso anno ha denunciato anche l’inquinamento da piombo e altri metalli pesanti nelle acque e nell’area del poligono ».
Nota – No Muos
AssembleaNoGuerra Palermo incontra Jurii Colombo: verso lo sciopero generale
Oggi ore 18:00 e domani 17:30 – Laboratorio Andrea Ballarò (largo Rodrigo Pantaleone)
Dopo la giornata di mobilitazione dello scorso sabato, con il presidio in mattinata davanti la sede della redazione locale di Repubblica – a sostegno della libertà per Julian Assange ed in difesa della Libertà di Stampa – e il corteo sfilato nel pomeriggio partito dal Teatro Massimo fino a Palazzo delle Aquile – sede del Municipio, a Piazza Pretoria – per protestare contro la guerra e il caro-bollette che sta trascinando il paese in un generalizzato aumento dei prezzi (con un caro-vita inflazionato e sempre più insostenibile), l’ AssembleaNoGuerra Palermo, costituita dalla rete di comitati, associazioni e sindacati di base, si incontra oggi per fare una valutazione politica e programmare la prosecuzione delle iniziative per far convergere le forze del movimento pacifista che vede all’orizzonte lo sciopero generale del 2 dicembre organizzato da tutto il sindacalismo di base; mentre domani l’Assemblea discuterà con Jurii Colombo (giornalista e militante internazionalista, autore dei libri Svoboda; Il fronte della Pace; La Russia dopo Putin) sulle cause e le conseguenze della guerra in Ukraina.
Assemblea NoGuerra Palermo
A Catania dibattito politico sul tema “Resistere alle destre, alla guerra, alla crisi sociale”
domani ore 19:00 – OfficinaRebelde Catania
Discutiamo assieme e collettivamente su come attraversare questo anno che si annuncia denso di lotte e denso di sfide. Se la guerra in Ucraina è a rischio continuo di escalation mondiale e la crisi energetica costringe centinaia di migliaia di famiglie in condizioni di povertà, in questo difficile contesto vediamo l’ascesa d un governo che salda le politiche della guerra alla presenza di figure di destra radicale come Fontana e La Russa e promette attacchi alle libertà civili. È possibile resistere alla guerra, alla crisi ed opporsi al governo delle destre?
comunicato
Europe for Peace: “tacciano le armi, negoziato subito!”
Palermo, venerdì 21 ore 18:00 – al Teatro Politeama (Piazza Ruggero Settimo)
La manifestazione per la Pace promossa dal comitato Europe For Peace si terrà venerdì davanti al teatro Politeama. Palermo scende in piazza, in uno dei luoghi simbolici al centro della città, per chiedere che la guerra in atto si fermi. L’evento rientra nella mobilitazione diffusa che centinaia di associazioni stanno promuovendo in Italia, in vista della grande manifestazione nazionale del 5 novembre a Roma, per riportare la pace al centro dell’attenzione della politica e chiedere che si faccia pressione sui governi e soprattutto sull’Onu perché sia finalmente promossa una Conferenza di pace sull’Ucraina.
comunicato Rete Italiana Pace e Disarmo
Comitato Reddito-Casa-Lavoro Catania: “Adesso Tocca a Noi!”. Confronto con i disoccupati organizzati di #Napoli e col collettivo di fabbrica della #GKN per continuare un percorso collettivo di lotta al caro vita, contro la guerra, contro la speculazione
Catania, mercoledì 26 ore 19.30 – Studentato 95100 (Via Gallo n. 5)
L’ultima tornata elettorale ha consegnato la sempre più probabile instaurazione di un #governo di destra che dovrà condurre il paese ad affrontare #crisi sempre più importanti: guerra, aumento di #bollette e prezzi, recessione, precarietà, licenziamenti e disoccupazione, razionamento dell’acqua in estate e del #gas d’inverno, crisi climatica con caldo torrido e conseguenti alluvioni, nuove misure di disciplinamento in caso di risalita dei contagi. Un governo che farà pagare ai più esclusi, marginalizzati e a tutta la classe lavoratrice e sfruttata il costo delle crisi economica, ecologica, bellica, sanitaria e finanziaria che sono la diretta conseguenza della crisi generale e globale del sistema capitalista. La paura su quello che potrà fare questo governo è dilagata all’indomani delle #elezioni. Una paura da un lato legittima, ma che dall’altra dobbiamo immediatamente contrastare. La vittoria elettorale di Giorgia Meloni si basa su un consenso risicato e in particolare al #Sud la destra non ha sfondato come nelle previsioni. Abbiamo il dovere e la necessità di costruire immediatamente un’opposizione a qualunque tipo di governo verrà messo in piedi, perché chiunque sarà chiamato a governare questa crisi nella crisi non potrà che far abbattere i suoi costi su chi già ha pagato aspramente le difficoltà degli ultimi anni. Di fronte alla miseria che porterà questo nuovo governo rilanciamo la mobilitazione popolare, a partire dalle decine di iniziative che, risuonando il richiamo dall’Inghilterra, partendo da Napoli ora coinvolgono tutta Italia nel bruciare le bollette al grido di #NonPaghiamo”. Scendiamo immediatamente e riempiamo le piazze. Confrontiamoci con i disoccupati organizzati di #Napoli e dal collettivo di fabbrica della #GKN. Dal Sud che insorge dobbiamo lanciare un messaggio a tutto il paese e a coloro i quali non vogliono abbassare la testa di fronte ad un governo che colpirà i più deboli attaccando immediatamente la misura del reddito di cittadinanza e alzerà il livello della tensione e della repressione come annunciato dai suoi leader per tutta la campagna elettorale.
comunicato Comitato Reddito-Casa-Lavoro Catania
Presentazione del libro “I paesi invisibili. Manifesto sentimentale e politico per salvare i borghi d’Italia” con l’autrice Anna Rizzo
Petralia Soprana, sabato 29 ore 17 – Palazzo Pottino
Il libro è un viaggio nei piccoli borghi delle aree interne d’Italia tra isolamento e spopolamento, sfruttamento turistico e comunità che, nonostante tutto, continuano a resistere.
Esistono luoghi in cui non sembra vivere nessuno. Strade solitarie su cui muovono i passi sparuti camminatori, case centenarie in cui i silenzi sono rotti solo dal ronzio di qualche televisione lontana, antichi muretti a secco su cui camminano gatti randagi e lucertole più di quanto vi si appoggino mani e schiene umane, vecchie stufe a gas a riscaldare ampie stanze semivuote. Sebbene ci possa sembrare uno scenario desolato, queste immagini raccontano in verità una storia di resistenza: quella di tredici milioni di persone che continuano ancora oggi ad abitare i borghi e i paesini d’Italia che, stagione dopo stagione, si svuotano perdendo servizi e attività fondamentali. Anna Rizzo, antropologa che da anni studia e collabora con le piccole comunità delle cosiddette «aree interne» del paese, ci porta alla scoperta di questo arcipelago in gran parte sconosciuto. Il suo è un resoconto personale di queste realtà ai margini, solitamente visibili sulle mappe solo se illuminate da una tragedia mediatica o dalle sirene romanticizzanti del turismo, e quasi mai raccontate in modo onesto e senza facili nostalgismi: da Riace a Gibellina, da Cavallerizzo a Frattura di Scanno, Anna Rizzo affronta le problematiche legate allo spopolamento e allo stato di abbandono di edifici e infrastrutture, interroga i cittadini sui loro bisogni, sulle loro paure e sulle strategie di adattamento che hanno individuato, ragiona attorno alle motivazioni di chi è rimasto e di chi se n’è andato. I paesi invisibili è, assieme, una panoramica nitida delle piccole comunità d’Italia e un manifesto: una ricognizione fuor di retorica della situazione in cui versano attualmente i nostri borghi e degli interventi necessari per evitare che, tra sfruttamento turistico e incuria dello Stato, un pezzo importante della nostra identità collettiva finisca cancellato per sempre. Perché, è vero, un paese ci vuole anche solo per il «gusto di andarsene via», ma un paese ci vuole soprattutto per la bellezza di ritornarvi.
comunicato Consulta Giovanile Petralia Soprana
Festa del Mutualismo. Apre la cassetta degli attrezzi all’Officina del popolo: “per far crescere la nostra comunità! La nostra arma è la Solidarietà”
Palermo, domenica 30 ore 19:00 – Via Giacomo del Duca, 4
Siamo persone comuni, siamo come te. Ci svegliamo la mattina per studiare, lavorare o cercare lavoro e teniamo duro ogni giorno per tirare a campare e conquistarci un futuro. Abbiamo deciso di riaprire uno spazio fisico per renderlo vivo e usufruibile dalla comunità. Uno spazio in cui ognuno di noi può mettere a disposizione una propria competenza, un’ora del proprio tempo o un semplice contributo di qualche euro mensile. COSA FACCIAMO:
– doposcuola popolare con animazione ludica (Laboratorio Semola)
– sportello legale del lavoro
– sportello per l’emergenza abitativa
– cineforum popolare
– aula studio
comunicato Officina del Popolo
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