È stata annunciata la liberazione di altri 25 detenuti politici.
Lo ha scritto sui social un membro della Commissione per l’amnistia.
Non si conoscono i nomi dei detenuti che saranno liberati entro oggi, come ha comunicato Tareq El-Khouli sul proprio profilo.
È il secondo rilascio di detenuti politici in questo mese di ottobre.
Il precedente è stato di 70 persone, ma anche in quel caso non sono stati forniti i nomi dei beneficiari del provvedimento.
Il governo del Cairo non ammette la presenza di detenuti politici e sostiene che la magistratura è indipendente.
Secondo le stime delle organizzazioni egiziane per i diritti umani ci sono nelle carceri egiziane oltre 60 mila politici e attivisti che sono stati arrestati in attesa di conclusione indagini, anche per diversi anni, con l’accusa di appartenere ad un partito non autorizzato oppure di aver scritto dei post non graditi al potere.
L’accusa fotocopia è sempre: “diffusione di notizie false e uso maldestro dei social”.
Alaa Abdel Fattah ha iniziato lo sciopero della fame il 2 aprile, nel carcere egiziano di Wadi Natroun.
Sono passati 199 giorni e il regime di Al-Sissi è sordo agli appelli e nelle cancellerie internazionali prevale l’insensibilità.
In Italia, dal 28 maggio, è in corso un digiuno solidale a staffetta per chiedere la sua liberazione.
In solidarietà, digiuna di nuovo la collega Flora Cappelluti, che ha deciso di farlo il 17 di ogni mese.