Ci sono una notizia cattiva e una buona.
Quella cattiva è che a quanto pare i nostri governanti non hanno nessuna intenzione di porre un freno agli eventi e tentare di salvarci dalla catastrofe. Non è facile doverlo ammettere, ma dobbiamo farlo: chi ci governa vuole mandarci in guerra.
Il Parlamento Europeo si rifiuta di promuovere i negoziati per la pace e ha recentemente bocciato un emendamento che chiedeva una soluzione pacifica del conflitto” e invitava gli Stati membri “a vagliare tutte le potenziali vie per la pace e a proseguire gli sforzi per porre immediatamente fine alla guerra”. L’emendamento chiedeva inoltre il riconoscimento di “un certo grado di autonomia” per alcune regioni ucraine e uno status neutrale per l’Ucraina. Il Parlamento ha approvato invece una risoluzione che esorta tutti i Paesi e le organizzazioni internazionali a condannare “i referendum fasulli in Ucraina”, ad aumentare massicciamente l’assistenza militare agli ucraini e a creare un tribunale internazionale per perseguire i crimini di Putin.
Al di là del modo in cui ognuno possa valutare e interpretare i fatti, al di la delle contrapposte propagande e del balletto tra chi ha torto e chi ha ragione, dobbiamo realizzare che si sta lavorando per evitare accuratamente qualsiasi soluzione possa creare una distensione. Al contrario tutti promuovono la guerra!
Purtroppo tutti gli indicatori segnalano che l’allargamento del conflitto è sempre più imminente e potrebbe diventare una realtà a breve. È solo questione di tempo e i Paesi si stanno già preparando a qualcosa che sembra già quasi inevitabile.
La buona notizia è che quelli che stanno spingendo per questa folle guerra sono soltanto una parte infinitesimale della popolazione di questo pianeta. Un’intera civiltà di quasi otto miliardi di individui non potrà essere portata verso l’estinzione da qualche decina di pazzi scatenati. Perché semplicemente, non glielo permetterà.
Abbiamo un vantaggio sostanziale, che è quello numerico. I pazzi della guerra non possono fare nulla senza di noi, ed hanno bisogno di noi per realizzare i loro piani di distruzione. E se le persone prenderanno coscienza di questo, non ci sarà nessun modo di realizzarli e costringerci a ucciderci l’un l’altro.
Saremo in grado di resistere all’ipnosi della propaganda e non ci sarà nulla che potranno fare. E questo sta già avvenendo…
Le persone in Europa, in Ucraina, in Russia e anche negli Stati Uniti si stanno rendendo conto di questa follia e stanno iniziando a scendere in piazza, a non collaborare e a boicottare questo folle progetto. La maggior parte delle persone non crede più alle menzogne con cui si sta tentando di ingannarle e, nonostante l’abbaiare sempre più forte del potere, nonostante la propaganda insistente, le campagne mediatiche di odio, la censura, le epurazioni di qualsiasi idea divergente… nonostante tutto questo le persone stanno comprendendo ed iniziano ad unirsi.
E questo avverrà con sempre maggiore forza e coinvolgerà persone di diverse generazioni, culture e di tutte le estrazioni sociali e politiche, formando una marea umana incontenibile che sarà impossibile non ascoltare.
Gli idioti della guerra resteranno soli con i loro megafoni e comprenderanno che nessuno eseguirà i loro ordini suicidi, poiché per semplice necessità di sopravvivenza, il resto della popolazione li isolerà, come fa il corpo per proteggersi dalle cellule malate che rischiano di infettarlo.
È fondamentale, in questo momento, dare spazio alla voce della pace e della ragione che si sta alzando dalle profondità delle coscienze e che sta guadagnando terreno ogni giorno dentro e fuori le persone. È importante non lasciarci dividere, scoraggiare, vincere dall’odio e dall’irrazionalità.
È importante puntare tutta la nostra attenzione su quello che ci unisce e ci darà la possibilità, anche in questa complessa situazione, di avanzare verso la costruzione di quella nazione umana universale a cui tutta l’evoluzione tende e che l’umanità insegue fin dai suoi albori.