C’è voluto un colpo di stato per arrivare al risultato che molte organizzazioni per i diritti umani sollecitavano da tempo: il 5 febbraio la Kirin Holding, tra le aziende giapponesi più importanti nella produzione di birra, ha annunciato pubblicamente che abbandonerà un progetto economico in joint venture con la Myanmar Economic Holdings Limited, controllata dalle forze armate locali, che a sua volta controlla i due principali fornitori di birra di Myanmar, Myanmar Brewery e Mandalay Brewery.
La Kirin Holding aveva deciso di investire in Myanmar a seguito delle elezioni democratiche del 2015. Ora, ha dichiarato l’azienda, la situazione attuale è in contrasto con i suoi standard di business e contro i principi fondamentali dei diritti umani.