I pioppi cipressini di Via Galvani sono ancora in piedi e in questi giorni danzano lievi nel vento. Ci sono ancora tutti, non hanno perso neppure un ramo nonostante le condizioni meteorologiche avverse e ora stanno germogliando.
Ma il Comune non si rassegna ed ha ordinato una terza perizia a una ditta di Torino, di cui stiamo aspettando in questi giorni i risultati. Nel frattempo abbiamo consultato un avvocato e chiesto, come Comitato La Voce degli Alberi, di intervenire e partecipare attivamente nel procedimento in corso, secondo quanto previsto dall’art.9 della legge 241/1990. Il Comune non ha risposto né alla prima e neppure alla seconda pec. E non ha risposto neppure alla richiesta di un incontro con noi e con tutte le associazioni ambientaliste che ci sostengono.
Ormai siamo abituate alla continua mancanza di risposte di questa amministrazione, ma ci chiediamo: è lecito che un Comitato cittadino debba spendere soldi da avvocati per redigere diffide e altro e non ricevere mai la minima attenzione? E’ corretto?
Può un sindaco non rispondere alle richieste dei suoi cittadini? Questo silenzio è ingiusto e anche arbitrario, perché quello che il sindaco sta esercitando non dovrebbe essere un esercizio di solo potestà e potere, ma un servizio svolto nell’interesse della collettività.
Ancora una volta la sindaca Molinari impedisce la partecipazione diretta e attiva dei portatori di interessi com’è il nostro “Comitato la Voce degli Alberi” e si dimostra chiusa e miope al confronto, alla partecipazione e all’opinione dei suoi cittadini.
Noi non sappiamo nulla dei progetti di questa amministrazione, perché ha un atteggiamento di chiusura su tutto.
Da un anno Peschiera è un cantiere infinito, tutte le strade e i marciapiedi sono sottosopra, nessun lavoro concluso, lavori non in sicurezza che obbligano chi ha problemi di deambulazione a rimanere in casa, alberi sani sradicati senza una logica, barriere antirumore da campo di concentramento, la via Galvani grazie alla presenza di Amazon trasformata in una discarica di traffico e rifiuti e, per finire, sui 240 pioppi cipressini incombe ancora la delibera di abbattimento.
Noi vorremmo ribadire ancora una volta che gli alberi non sono lampioni o oggetti di arredo, ma parti vive. Sono di tutti e non si possono eliminare perché “non funzionali al progetto” e nemmeno si possono lasciare per tutta l’estate con le radici esposte al sole o tagliate per il rifacimento dei marciapiedi. Il verde tolto non si può compensare.
Ormai ci è chiaro che noi per la sindaca non esistiamo e riteniamo gravissimo negare un confronto con la cittadinanza quando questa si dimostra attiva e partecipativa.
Una sindaca oltre ad “amare i numeri” deve sapere colloquiare con le persone della sua città.
Maria Bacchetti – Comitato “La Voce degli Alberi a Peschiera Borromeo”