“Dopo il sesto soccorso ci sono 375 persone sui ponti della Sea-Watch 4” annuncia un post sulla pagina Facebook della Ong tedesca. “120 persone erano state salvate dal nostro equipaggio giovedì. Ieri e oggi 255 persone sono state portate a bordo in quattro ulteriori operazioni. A bordo della nostra nave possiamo fornire loro cure mediche di base, cibo e riparo dalle intemperie.
Mentre i nostri ospiti a bordo si stanno riprendendo dalle difficoltà del loro viaggio, la Sea-Watch 4 continua il pattern di ricerca per aiutare altre barche in difficoltà, se necessario”.
Il 18 novembre la Sea-Watch 4 aveva soccorso 96 persone, fra cui donne incinte e bambini. “90 di loro si trovavano a bordo di un gommone sovraffollato ed erano state avvistate dal nostro aereo Seabird.
Altre 6 persone erano invece a bordo di una motovedetta della cosiddetta Guardia Costiera libica, che le aveva intercettate illegalmente e si è poi pericolosamente avvicinata a Sea-Watch4 durante il soccorso.
Si sono buttate in acqua nel panico e sono state salvate dal nostro equipaggio. Tutte e tutti sono adesso in salvo sulla nostra nave. Ora aspettano di poter sbarcare in un porto sicuro” è il drammatico racconto pubblicato in Facebook e ripreso su twitter.
Aggiornamento 22 novembre:
“Stamattina la Sea-Watch4 ha soccorso 107 persone a bordo di un barcone di legno in pericolo. Tra loro anche un neonato di un giorno. Sulla nostra nave ci sono adesso 482 persone che hanno bisogno di sbarcare al più presto in un porto sicuro” annuncia su twitter la Ong.