L’incontro si terrà sabato 1 ottobre dalle ore 18:00 alle ore 20:00, presso il Centro Studi Sereno Regis, in via Giuseppe Garibaldi 13, Torino
L’iniziativa è organizzato dall’ONG EgyptWide for Human Rights, in collaborazione con il Centro Studi Sereno Regis e il movimento Fridays For Future – Italia.
L’incontro, che ricade all’interno della Global Solidarity Week, iniziativa promossa dalle organizzazioni egiziane per i diritti umani in solidarietà con le prigioniere e i prigionieri politici egiziani, vedrà la partecipazione trasversale di esperti/e e attiviste/i della società civile egiziana e italiana.
L’evento costituirà un’occasione di dialogo tra esperienze di ricerca, mobilitazione e resistenza civile in Egitto e in Italia, dal movimento pacifista a quello ambientalista, per riflettere sulla sfida di come coniugare le importanti lotte contemporanee per il rispetto dei diritti umani, la pace, e la giustizia sociale e climatica.
Mancano ormai meno di due mesi all’inizio della COP27, i negoziati ONU sul clima, che quest’anno si terranno a Sharm el Sheikh, in Egitto. La scelta di far ospitare il più importante forum sul clima ad un Paese come l’Egitto, che vanta un triste primato per violazioni sistematiche dei diritti umani contro dissidenti e attivisti/e manda un segnale intimidatorio alle comunità e ai movimenti in prima linea per la giustizia climatica: l’ostilità del regime egiziano verso le voci critiche minaccia di rendere irrilevanti le voci della società civile all’interno della COP27.
Il governo egiziano si prepara ad accogliere le delegazioni da tutto il mondo allestendo una massiccia campagna di whitewashing, con l’obiettivo di distogliere l’attenzione internazionale dal catastrofico bilancio di abusi dei diritti umani di cui è responsabile per restituire un’immagine di stabilità e sicurezza ai suoi storici partner (soprattutto europei), la cui corsa per accaparrarsi l’accesso al gas egiziano rischia di consolidare ulteriormente il potere del regime.
Esiste un pericoloso circolo vizioso tra sfruttamento dei combustibili fossili, militarizzazione e autoritarismo, che si rafforzano reciprocamente mettendo in pericolo i diritti umani e l’ambiente. L’esperienza della coalizione egiziana Cop27 Civic Space, che sta lavorando per garantire una sfera pubblica più libera e inclusiva in vista degli imminenti negoziati ONU sul clima, rappresenterà un punto di partenza per riflettere sulle alleanze- quelle già esistenti e quelle possibili- con la società civile in Italia e in Europa.
La partecipazione è gratuita e aperta al pubblico.