Anche il più pessimista dei parlamentari conservatori non avrebbe previsto che, un mese dopo aver assunto la carica di Primo Ministro, la posizione di Liz Truss potesse essere così precaria. Lunedì si è seduta brevemente e in silenzio alla Camera dei Comuni, mentre il suo nuovo Ministro delle Finanze ha dovuto affrontare da solo l’inevitabile scherno dei banchi dell’opposizione. Una raffica di sardoniche prese in giro ha riempito la sala, mentre lei tentava una furtiva fuga mezz’ora dopo il suo ingresso. È stato un simbolo chiaro, anche se un po’ bizzarro, dell’attuale situazione del Primo Ministro.
Tale situazione è nata il 23 settembre, quando il governo ha rivelato il contenuto del suo discutibile piano economico e fiscale. Un piano che ha superato persino le controverse promesse fatte nella campagna per la leadership del Partito Conservatore e ha provocato turbolenze nel mercato. La sterlina è crollata e con essa ogni idea che Truss fosse una figura affidabile, in grado di guidare adeguatamente la strategia economica britannica.
Venerdì, Liz Truss ha licenziato il principale architetto con cui ha concepito questo piano. Kwasi Kwarteng, noto per il suo atteggiamento testardo e sprezzante, è stato rimosso dalla carica di Ministro delle Finanze in quella che Truss ha descritto come una decisione “straziante”. La maggior parte degli osservatori si rifiuta però di vedere in questa decisione qualcosa di diverso da un disperato, ultimo tentativo di salvare la faccia. Dopo aver fatto campagna elettorale per diventare il Primo Ministro del Regno Unito proprio sui presupposti economici che hanno portato al fallimento del suo piano economico, Truss avrà difficoltà a trasformare Kwarteng in un plausibile capro espiatorio.
Di conseguenza, la sua credibilità è diminuita a livelli probabilmente senza precedenti. Il problema per i conservatori, tuttavia, è che Liz Truss non è l’unica vittima di questo colpo alla reputazione autoinflitto e probabilmente fatale. Infatti, così facendo, ha privato allo stesso tempo il Partito Conservatore del suo principale punto di forza. Il partito che si autoproclamava il campione della competenza economica non può più dare questa immagine di sé senza aspettarsi le sonore risate a cui si è assistito lunedì ai Comuni.
Il sostituto di Kwarteng, Jeremy Hunt, è stato probabilmente scelto per calmare i mercati e ristabilire l’apparente legittimità di questa immagine. Ma anche se Hunt riuscisse a ripristinare un certo livello di stabilità economica, questa impresa sarebbe più facile che ridare credibilità al Primo Ministro. Semmai, un lavoro ben fatto da Hunt, che ha sostenuto Rishi Sunak nella gara per la leadership dei conservatori, potrebbe potenzialmente solo indebolirla ancora di più.
Lunedì il nuovo Ministro delle Finanze ha annunciato un’inversione di rotta su quasi tutti i principali elementi del piano di Truss e Kwarteng. Molti vedranno in questo palese smacco subito dal Primo Ministro un piccolo passo necessario per ripristinare la stabilità, ma proprio questo significa che Liz Truss praticamente non rappresenta più nulla. Qualsiasi marcia indietro sarebbe troppo drammatica e anche difficile, dato che Truss è già stata pesantemente criticata per le notevoli oscillazioni delle sue posizioni politiche.
Il Partito Conservatore si trova attualmente di fronte a una serie di scelte difficili. Molti parlamentari temono per il loro seggio, se il partito non dovesse recuperare rapidamente un briciolo di credibilità. Molti altri sosterranno che Truss è la persona meno capace di porre rimedio a questo problema. Tuttavia, un altro cambio di leadership puzzerebbe di inettitudine politica. Alcuni potrebbero quindi sperare che Truss riesca a sopravvivere prendendo un posto in secondo piano e in sordina, nell’attesa che questa situazione finisca presto per esaurirsi.
Per ora, i conservatori sono in crisi. Se un mese fa qualcuno avesse accennato alla possibilità di un ritorno di Boris Johnson, sarebbe stato probabilmente deriso. Eppure la scarsità di figure valide attorno alle quali unirsi e la grande velocità con cui questa fragilità si è manifestata sono un chiaro segno della loro attuale condizione. L’opposizione cercherà ora di approfittare di questa crisi.
Traduzione dall’inglese di Anna Polo