Luca Cellini

Redattore ed editorialista di Pressenza. Da sempre antimilitarista, è stato obbiettore e attivista nella LOC, nel Movimento Umanista, con Greenpeace, e nel Social forum. Durante la guerra della ex-Jugoslavia, col progetto "Mir sada" promosso dai "Beati i costruttori di Pace", si reca in Bosnia nei gruppi d'interposizione nonviolenta che tentarono di fermare il conflitto in atto. Fondatore del comitato Valdarno sostenibile con cui furono promossi progetti alternativi per una gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti, realizzando sul tema incontri di formazione pubblici e per gli studenti nelle scuole superiori. Padre di due figli, appassionato di scrittura, s'occupa di controinformazione, di diritti umani, d'economia e di ricerca nel settore energetico. Attualmente attivo come volontario in associazioni impegnate nella lotta contro la tratta e lo sfruttamento minorile.

Guerre, emergenze e distribuzione della ricchezza

Il confine che delinea il fronte di ogni nuovo conflitto prima ancora che geografico è sociale, nasce dalla disomogeneità della distribuzione della ricchezza, dalla sua concentrazione nelle mani di pochi.

25 Settembre, che fare? Riflessioni in pillole sulle prossime elezioni

Difficile capire cosa fare specie in un contesto politico desolante come quello attuale, possiamo però almeno tentare di fare un po’ di chiarezza per non farci cogliere impreparati sulle cose più basilari.

Il fentanyl e la nuova guerra dell’oppio

Un’epidemia silenziosa sempre più vasta sta colpendo le nuove generazioni occidentali, un coacervo d’interessi di multinazionali del farmaco, narcos e reti di produzione delocalizzate in Cina sta invadendo da tempo la società occidentale, prima fra tutte la società statunitense, e subito a seguire quella europea.

Il terzo impero colpisce ancora

Al  crepuscolo dell’impero britannico, i banchieri, avvocati, e contabili della City di Londra istituirono una rete di giurisdizioni segrete offshore per raccogliere ricchezza da ogni parte del mondo e convogliarla a Londra.

L’Ucraina, il battaglione Azov, l’informazione ufficiale e gli asini che volano

In questi giorni a proposito della guerra in corso in Ucraina ci hanno raccontato che bisogna mandare le armi, ai “combattenti ucraini della resistenza”, perché possano difendersi, così dicono.

La guerra di Mario ed il suo fido ministro

S’invoca all’aumento alle spese militari che corrono di anno in anno vertiginosamente, in una Italia che da tempo non investe più un euro su salute, istruzione, casa, sicurezza sul lavoro ma che invia sempre più armi e truppe al fronte.

L’ombra lunga del ventesimo secolo

Occorre sottrarsi all’ombra lunga del secolo scorso, che vedeva l’uso della forza come metodo di risoluzione dei conflitti. E’ necessario svincolarci dalla propaganda, dalla fascinazione per la guerra in cui si sta tentando di trascinare l’Europa intera.

Finché c’è guerra c’è speranza

Un giorno ci si sveglia e toh… bada che roba, è scoppiata la guerra alle porte.

Torino: Occupazione Università Studenti contro il Green Pass

“Rettore facoltà partecipi e riapra gli spazi, invece di rifuggire il confronto e mandarci la Digos, servono dialogo, assunzione di responsabilità secondo coscienza, e non chiusure, polizia, ulteriore lacerazione sociale.”

Sentenza integrale del Tribunale di Milano: illegittimo il provvedimento di sospensione non retribuita per inadempienza all’obbligo vaccinale

La lettura in forma integrale della sentenza n° 2135/2021 del Giudice Antonio Lombardi del Tribunale di Milano. Sicurezza sul lavoro – COVID 19 – Inadempimento all’obbligo vaccinale.

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